domingo, 23 de junho de 2013

Galassia de Cristiane Grando, traduzione de Maria Antonietta Ferro

Galassia
(poesia per il cinema)


Cristiane Grando
Traduzione: Maria Antonietta Ferro


P.S. solo per te: le lenzuola azzurre di lune e di stelle sono quelle messe sul mio letto e questo testo è da mettere in scena.


24 ore di una donna
Tu sei una galassia. Per la prima volta esco dalla mia via lattea per attraversare frontiere e calpestare nuove terre. Salgo a spirale nel tuo centro. Dal tuo mondo dorato, vedere dove vivo, chi sono, che faccio nella vita in questo istante… ciò che provò il primo uomo che mise piede sulla luna e vide la Terra da lontano: la sua immensa casa e se stesso unito a tutti i suoi fratelli, condividendo la stessa atmosfera, la stessa aria. Un’esplosione di energie.
Che senso trovo in ciò che vivo adesso? Controllare le mie forze interiori e sapere dove sono, dove voglio andare e come fare ad arrivarci. Questo è tutto ciò che mi ispiri, galassia mia.
Entrare nella tua pelle, nel tuo corpo di luce per raggiungere la felicità. Perché non siamo nati per vivere soli. Salvo nei rari momenti che arrivano così inaspettati come un amore a prima vista, amore con certe luci e certi colori - -beaux, bleus, ces poissons qui brillaient dans la mer- o in epoche di pienezza che abbiamo conquistato nel quotidiano con saggezza: pioggia di stelle.


Il ritmo del tempo
Le cose invecchiano troppo rapidamente. Bisogna fare largo all’amore. Guarda gli oggetti che ci circondano, my darling. Quest’ombrello carico di tempo. Tanti oggetti comprati da poco più di un anno… tante storie… quello che rende magica la vita.
Raccontiamo quello che abbiamo vissuto nelle ultime 24 ore: lune e stelle nelle mie lenzuola azzurre. Il ritmo del tempo. Da quando ci siamo visti, un cambiamento brusco nelle nostre vite: ogni minuto, un anno… e alcuni come se il tempo cessasse di esistere. Che cosa significa il passato? Il futuro esiste? No, no, mia galassia, ci incontriamo in sguardi, baci, volti incollati al corpo uno dell’altro prima di dormire un sonno profondo. Un minuto di sogni con luci superiori. Qualcosa come l’amore e l’eternità che camminano insieme: due ombrelli colorati che ballano al vento.
24 ore insieme. Altro ritmo. Come se ci amassimo da molti millenni...
Dopo la tua partenza, queste parole scritte di getto. Perché la vita segue il suo ritmo. Un po’ più lento se non siamo insieme.


Lento
Ascolto Xiomara Fortuna. Suona il cellulare. Il tuo messaggio: Sono lontano. Io ti rispondo: Hummmmmm… Ti amo lo stesso. Oggi o domani. Quando ti avvicini. Ma nel frattempo ti desidero da lontano.


Piove nella mia finestra. Nella mia solitudine piovono mille benedizioni.


Allegro, ballando
Ci siamo rivisti. Solo di vederti tutto vestito di nero mi resi conto: non sei l’uomo che ho conosciutoe nelle 24 ore che abbiamo passato insiemi. Fosti tenerezza nelle mani, dolcezza nel guardarmi: ad occhi chiusi mi donasti per ore la tua bocca di desiderio.


Chiuso in te stesso fosti un ciclo nell’oscurità senza stelle: la Terra che ballava attorno al suo asse. E io, girando, girando, fui la Terra felice attorno a sé e al Sole.


Ti... mo... mi dicesti. E io pensai: Se c’è timore non c’è amore – mi ha insegnato la vita. Io nella mia sete di sole aggiunsi una lettera: Ti... a... mo... cercando risate silenziose mie, tue, la chiave per aprire il segreto dei tuoi occhi. Come vedi, una sola lettera cambia tutto.


Prendimi fra le tue braccia, nella tua bocca. Voglio essere la tua pelle e i tuoi occhi chiusi. Comprendere la vita e i suoi misteri: la forza magnetica dell’amore fra le nostre orbite, mia galassia mia… Perché l’amore non è apparso fra i miei occhi e quelli di tanti altri. Perché vedo bellezza e luce adesso solo in te. Perché siamo un tutt’uno. Il niente è momenti di silenzio. Siamo tanti. Mi chiedi: Arriveremo in tempo? Sempre arriveremo in tempo, galassia mia. Il tempo è un’invenzione degli uomini. Un’illusione. Ma noi sappiamo come essere dèi e i nostri occhi-ombrelli-danzanti sono il bagliore azzurro e rosa dei pesci fra le lenzuola e in mare… I nostri occhi sono orbite ellittiche da cui spira amore.



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