Galassia
(poesia per il cinema)
Cristiane Grando
Traduzione: Maria
Antonietta Ferro
P.S.
solo per te:
le
lenzuola azzurre di lune e di stelle sono quelle messe sul mio letto
e questo testo è da mettere in scena.
24
or
Che
senso trovo in ciò che vivo adesso? Controllare le mie forze
interiori e sapere dove sono, dove voglio andare e come fare ad
arrivarci. Questo è tutto ciò che mi ispiri, galassia mia.
Entrare
nella tua pelle, nel tuo corpo di luce per raggiungere la felicità.
Perché non siamo nati per vivere soli. Salvo nei rari momenti che
arrivano così inaspettati come un amore a prima vista, amore con
certe luci e certi colori - -beaux,
bleus, ces poissons qui brillaient dans la mer-
o in epoche di pienezza che abbiamo conquistato nel quotidiano con
saggezza: pioggia di stelle.
Il
ritmo del tempo
Le
cose invecchiano troppo rapidamente. Bisogna fare largo all’amore.
Guarda gli oggetti che ci circondano, my
darling.
Quest’ombrello carico di tempo. Tanti
oggetti comprati da poco più di un anno… tante storie… quello
che rende magica la vita.
Raccontiamo
quello che abbiamo vissuto nelle ultime 24 ore: lune e stelle nelle
mie lenzuola azzurre. Il
ritmo del tempo. Da
quando ci siamo visti, un cambiamento brusco nelle nostre vite: ogni
minuto, un anno… e alcuni come se il tempo cessasse di esistere.
Che cosa significa il passato? Il futuro esiste? No, no, mia
galassia, ci incontriamo in sguardi, baci, volti incollati al corpo
uno dell’altro prima di dormire un sonno profondo. Un minuto di
sogni con luci superiori. Qualcosa come l’amore e l’eternità che
camminano insieme: due ombrelli colorati che ballano al vento.
24 ore insieme. Altro
ritmo. Come se ci amassimo da molti millenni...
Dopo
la tua partenza, queste parole scritte di getto. Perché la vita
segue il suo ritmo. Un po’ più lento se non siamo insieme.
Lento
Ascolto
Xiomara Fortuna. Suona il cellulare. Il tuo messaggio: Sono
lontano.
Io
ti rispondo: Hummmmmm…
Ti amo lo stesso. Oggi o domani. Quando
ti avvicini. Ma nel frattempo ti desidero da lontano.
Piove
nella mia finestra. Nella mia solitudine piovono mille benedizioni.
Allegro,
ballando
Ci
siamo rivisti. Solo di vederti tutto vestito di nero mi resi conto:
non sei l’uomo che ho conosciutoe nelle 24 ore che abbiamo passato
insiemi. Fosti tenerezza nelle mani, dolcezza nel guardarmi: ad
occhi chiusi mi donasti per ore la tua bocca di desiderio.
Chiuso
in te stesso fosti un ciclo nell’oscurità senza stelle: la Terra
che ballava attorno al suo asse. E io, girando, girando, fui la Terra
felice attorno a sé e al Sole.
Ti...
mo...
mi dicesti. E io pensai: Se
c’è timore non c’è amore –
mi ha insegnato la vita. Io nella mia sete di sole aggiunsi una
lettera: Ti...
a... mo...
cercando risate silenziose mie, tue, la chiave per aprire il segreto
dei tuoi occhi. Come vedi, una sola lettera cambia tutto.
Prendimi
fra le tue braccia, nella tua bocca. Voglio essere la tua pelle e i
tuoi occhi chiusi. Comprendere la vita e i suoi misteri: la forza
magnetica dell’amore fra le nostre orbite, mia galassia mia…
Perché l’amore non è apparso fra i miei occhi e quelli di tanti
altri. Perché vedo bellezza e luce adesso solo in te. Perché
siamo un tutt’uno. Il niente è momenti di silenzio. Siamo
tanti. Mi
chiedi: Arriveremo
in tempo? Sempre
arriveremo in tempo, galassia mia. Il tempo è un’invenzione degli
uomini. Un’illusione. Ma
noi sappiamo come essere dèi e i nostri occhi-ombrelli-danzanti sono
il bagliore azzurro e rosa dei pesci fra le lenzuola e in mare… I
nostri occhi sono orbite ellittiche da cui spira amore.
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